Employee engagement: il coinvolgimento richiede ricompense. Concentrare le attenzioni sulle ricompense intrinseche permette di superare l’effetto temporaneo di quelle estrinseche e, nel contempo, contribuire a conferire strutturalità al coinvolgimento delle persone.

Il coinvolgimento della risorsa umana si fonda su basi consolidate di motivazione e soddisfazione e costituisce uno degli elementi più rilevanti per attivare atteggiamenti positivi e propensioni verso le sfide del cambiamento.  L’engagement dipende da diversi drivers: creatività, energia, impegno, capacità relazionali, responsabilità, entusiasmo, partecipazione, competenze e via dicendo, per ognuno combinati in personalissimi mix. Convogliare e canalizzare il coinvolgimento … Read More

Employee engagement system: le premesse necessarie all’introduzione in azienda. Implementare un modello di coinvolgimento del dipendente richiede una sofisticata impostazione da parte dell’azienda che si fondi sui valori più profondi su cui poggia, sulla capacità di renderli comprensibili in modo trasversale e sull’efficace combinazione di strumenti e comportamenti in grado di rendere coerente il tutto.

Le azioni volte a consolidare la felicità del dipendente o quantomeno i tentativi per perseguirla sono trend ormai consolidati in diverse realtà aziendali. Sulla pervasività degli interventi e sul bilanciamento tra reale convincimento delle direzioni aziendali a dare vita ad organizzazioni siffatte ed esigenza cogente di mercato di comunicare all’esterno queste sensibilità risulta difficile avere un riscontro veramente oggettivo. La … Read More

Età diverse, bisogni diversi. È facilmente intuibile il fatto che a generazioni diverse corrispondano esigenze ed esperienze diverse e di questo non è possibile non tenerne conto nella predisposizione di un piano di welfare aziendale.

La popolazione di un’azienda è fatta di donne e uomini che vivono contemporaneamente una vita dentro e fuori di stessa. Ogni giorno si genera uno scambio continuo di informazioni, realtà, aspirazioni; generazioni diverse si confrontano quotidianamente. Riflettiamo per un attimo sul concetto di generazioni, ci riferiamo tendenzialmente a gruppi ottenuti per segmentazione anagrafica e che conseguentemente si ritrovano ad essere … Read More

TFR: un valore al servizio della previdenza complementare. Elemento fondamentale nella costruzione di un’adeguata pensione integrativa, ha rischiato di essere seriamente compromesso dalla sperimentazione in busta paga.

Dato il peso che riveste (vale infatti il 6,91% della retribuzione lorda) la normativa gli attribuisce il ruolo fondamentale tra le fonti di finanziamento della previdenza complementare. L’accumulazione di un capitale idoneo ad una conversione in rendita in grado di adempiere effettivamente all’integrazione del cosiddetto primo pilastro, la previdenza pubblica, passa proprio dalla destinazione regolare di somme alla forma di … Read More

Rendita. Si, ma quale scegliere? La tipica prestazione finale di una forma di previdenza complementare è la conversione in rendita del capitale maturato durante la fase di accumulo e di gestione finanziaria. Le possibilità sono varie e producono risultati differenti.

Quando si accede al requisito pensionistico si apre la possibilità di ricevere le prestazioni finali del piano di previdenza complementare scelto per integrare il trattamento pubblico di quiescenza. La previdenza complementare nasce per produrre quella rendita che teoricamente dovrebbe andare a compensare il gap tra l’ultimo stipendio e il primo assegno di pensione pubblica. Diventa fondamentale capire quale tipologia di … Read More

Sei azioni per la costruzione di un piano di welfare aziendale Partire con il piede giusto. Ricercare la profondità del bisogno sociale dei dipendenti. Analizziamo i sei passi necessari per costruire ed introdurre nel migliore dei modi un piano di welfare in azienda.

Tra le tante definizioni di welfare aziendale scegliamo quella che lo identifica come un sistema variegato di somme, prestazioni, servizi, opere e beni che un’azienda sceglie di mettere a disposizione dei dipendenti nell’ambito di una strategia di osservazione, attenzione, cura e valorizzazione dei loro bisogni sociali. La lettura dei bisogni sociali può essere fatta orizzontalmente, misurandone pertanto l’ampiezza, e verticalmente, … Read More

Il regime fiscale della previdenza complementare Fondi pensioni e polizze con finalità previdenziali presentano un variegato regime fiscale differenziato in funzione delle diverse fasi di vita della forma di previdenza complementare. A partire dal gennaio 2007 la tassazione è vantaggiosa. Il quadro si complica in virtù dei diversi regimi fiscali previsti ante 2007 e dell’applicazione del “pro-rata fiscale”

Le forme di previdenza complementare esistenti in Italia sono tassate sulla base di un sistema di imposizione fiscale identificato con l’acronimo E.T.T. Significa che rispetto alla tassazione sono Esenti i contributi, Tassati i rendimenti e Tassate le prestazioni. L’imposizione fiscale si applica pertanto in modo differenziato nelle tre distinte fasi che caratterizzano la vita della previdenza complementare, ossia l’adesione, l’accumulo … Read More

Come le reti vendono la previdenza complementare Una panoramica sugli spunti commerciali che le direzioni delle reti dei venditori approntano per incentivare la collocabilità delle forme di previdenza complementare alla clientela

Banche e assicurazioni possono contare, sulla base dei propri modelli distributivi, di ampie reti di collocatori di prodotti previdenziali. Si tratta di varie figure professionali in forza come dipendenti o come consulenti a partita Iva. Le direzioni commerciali sono solite mettere a disposizione delle proprie reti materiale di rapida consultazione che permetta loro di cogliere le tipologie di prodotto, le … Read More

Le sorti del TFR in caso di silenzio-assenso C'è un ordine definito dal legislatore sulla destinazione del TFR alla previdenza complementare in caso di silenzio-assenso del lavoratore.

Nel caso in cui il lavoratore non espliciti entro i 6 mesi successivi all’assunzione la scelta di mantenere il TFR in azienda, il legislatore attribuisce rilevanza al suo silenzio nel senso di scelta di aderire alla previdenza complementare. In questo caso il TFR (si definisce “maturando” poiché si tratta di quella parte che inizierà a maturare da quel momento in … Read More