La creatività come chiave per lo sviluppo del talento nelle organizzazioni. Le soft skills hanno consolidato la loro centralità nel patrimonio di competenze esistente nelle organizzazioni; tra queste il pensiero creativo si rivela particolarmente rilevante per il riconoscimento e lo sviluppo del talento.

di David Nerini
03/01/2025

C’è un forte legame tra creatività e sviluppo del talento all’interno delle organizzazioni. Il libro Creativity in Talent Development[1] di Donna Porter e Nancy Tennant fornisce una interessante esplorazione del pensiero creativo in diretta connessione con le pratiche adottate per far emergere e sviluppare il talento delle persone.

È ormai noto che la creatività (pensiero creativo) risulta una competenza fondamentale nei contesti aziendali per favorire l’innovazione, per migliorare le relazioni interpersonali e le capacità di problem solving. Iniziano ad essere trasversalmente riconosciute, pur continuando a mantenere la loro rilevanza le competenze tecniche, le soft skills come la creatività, l’intelligenza emotiva e la capacità di lavorare in team, come fattori espressamente ricercati. Secondo il World Economic Forum, otto delle dieci competenze più richieste nel futuro saranno non tecniche; tra queste, come già raccontato nell’articolo che puoi trovare cliccando su questo link, il pensiero creativo si colloca al primo posto come abilità di cui le aziende dichiarano il maggiore bisogno.

Quali fattori esprimono la correlazione tra creatività e sviluppo del talento?

Il pensiero creativo senza dubbio agisce come fattore mitigante delle criticità connesse all’adattamento alle mutazioni di mercato. Con l’evoluzione delle tecnologie e l’automazione crescente, le aziende necessitano di figure capaci di gestire situazioni complesse e di adattarsi rapidamente ai cambiamenti. La creatività consente ai dipendenti di pensare in modo innovativo e di trovare soluzioni originali a problemi emergenti.

Allo stesso tempo la creatività favorisce un ambiente di lavoro più collaborativo, dove le idee possono essere condivise e sviluppate collettivamente. Le soft skills, come la comunicazione efficace e il lavoro di squadra, sono potenziate dalla creatività, permettendo ai team di funzionare meglio insieme.

È anche necessario riconoscere a questa competenza di essere fattore fondamentale per favorire lo sviluppo di altre soft skills, come l’intelligenza emotiva, la leadership e la resilienza. Queste competenze sono essenziali per costruire relazioni solide e sane all’interno dell’organizzazione e per gestire le dinamiche interpersonali in modo efficace.

Le aziende che promuovono la creatività tra i loro dipendenti inoltre sono in grado di innovare più rapidamente e di mantenere un vantaggio competitivo nel mercato. La capacità di generare nuove idee e approcci è cruciale per differenziarsi dalla concorrenza e rispondere alle esigenze dei clienti in modo efficace.

Internamente poi è un elemento chiave nello sviluppo delle capacità di leadership. I leader creativi sono infatti in grado di ispirare e motivare i loro team, promuovendo una cultura aziendale che valorizza l’innovazione e il pensiero critico. Ciò contribuisce a formare una nuova generazione di leader capaci di affrontare le sfide future.

È quindi fondamentale per le aziende l’investimento in creatività, poiché non solo migliora le performance aziendali, ma contribuisce anche alla crescita personale dei dipendenti. La possibilità di esprimere la propria creatività aumenta la soddisfazione lavorativa e il senso di realizzazione personale, portando ad una maggiore retention del personale, che si troverà a vivere nuove sfide connesse ai cambiamenti in atto e in prospettiva.

Quali pratiche possono essere adottate per aumentare le creatività nei contesti lavorativi?

È possibile identificare una serie di tecniche in grado di contribuire alla diffusione della creatività all’interno dei luoghi di lavoro. Vediamo alcune pratiche utili in tal senso:

  • Brainstorming: Questa tecnica incoraggia la generazione di idee senza giudizio. I partecipanti possono esprimere liberamente le loro idee, che verranno poi valutate e sviluppate in un secondo momento.
  • Mind Mapping: Utilizzare mappe mentali per visualizzare le connessioni tra idee diverse. Questo strumento aiuta a esplorare concetti e a stimolare il pensiero creativo.
  • Tecnica dei sei cappelli[2]: Sviluppata da Edward de Bono, questa tecnica invita i partecipanti a considerare un problema da sei prospettive diverse (fatti, emozioni, rischi, benefici, innovazione e processi) per stimolare una discussione più ampia e creativa.
  • Gioco di ruolo: Simulare situazioni reali o scenari futuri permette ai dipendenti di esplorare nuove idee e approcci in un ambiente sicuro e controllato.
  • Sessioni di feedback aperto: Creare un ambiente in cui i membri del team possono dare e ricevere feedback costruttivo senza timore di critiche può incoraggiare l’innovazione e il miglioramento continuo.
  • Incoraggiare la curiosità: Promuovere una cultura della curiosità dove i dipendenti sono incoraggiati a porre domande e a esplorare nuove aree di interesse può stimolare il pensiero creativo.
  • Formazione sulle soft skills: Investire nello sviluppo delle soft skills, come la comunicazione e l’intelligenza emotiva, è fondamentale per creare un ambiente favorevole alla creatività.
  • Spazi di lavoro flessibili: Creare spazi fisici che incoraggiano la collaborazione e l’interazione informale può facilitare lo scambio di idee e l’ispirazione creativa.
  • Incentivi per l’innovazione: Offrire riconoscimenti o premi per idee innovative può motivare i dipendenti a pensare in modo creativo e a condividere le loro proposte.

Quali barriere possono ostacolare la diffusione del pensiero creativo?

Per incoraggiare innovazione e collaborazione è necessario identificare i fattori che agiscono in contrasto con i processi che agevolano la creatività. Le barriere da affrontare pertanto possono riguardare:

  • La paura del fallimento: Questa paura può inibire la volontà di esplorare idee nuove e rischiose, portando a un ambiente di lavoro stagnante.
  • L’inerzia culturale: Le organizzazioni spesso mantengono pratiche e mentalità consolidate che scoraggiano l’innovazione e la sperimentazione.
  • La mancanza di supporto: Senza un ambiente che incoraggi e valorizzi la creatività, i dipendenti possono sentirsi demotivati a proporre idee innovative.
  • Gli stereotipi sulle soft skills: La percezione che le soft skills, come la creatività, siano meno importanti rispetto alle competenze tecniche può portare a una sottovalutazione della loro importanza nel contesto lavorativo.
  • Le limitazioni strutturali: Le strutture organizzative rigide possono ostacolare la collaborazione e il flusso di idee, rendendo difficile per i team lavorare in modo creativo.

Coloro che nelle aziende operano con funzioni volte a sviluppare il talento delle persone (risorse umane e responsabili di team) dovrebbero largamente attingere a pratiche idonee ad identificare queste barriere con l’obiettivo di indebolirle e abbatterle. Ad esempio è importante che agevolino:

  • L’auto-riflessione: Incoraggiare i dipendenti a riflettere sulle proprie esperienze e sulle proprie reazioni alle sfide creative. Questo può aiutare a identificare paure personali e resistenze che ostacolano il pensiero creativo.
  • Il feedback e discussione di gruppo: Creare spazi sicuri per il dialogo aperto dove i membri del team possono condividere le loro percezioni riguardo alle dinamiche di gruppo e alle barriere percepite alla creatività.
  • L’osservazione delle dinamiche di team: Monitorare come i team interagiscono durante le sessioni di brainstorming o problem solving. La presenza di comportamenti difensivi o la riluttanza a condividere idee possono indicare barriere interne.
  • L’analisi delle politiche aziendali: Rivedere le politiche e le procedure aziendali per identificare elementi che potrebbero limitare la creatività, come strutture gerarchiche rigide o pratiche di gestione del rischio poco flessibili.
  • La somministrazione di sondaggi e questionari: Utilizzare strumenti di valutazione per raccogliere dati sui sentimenti dei dipendenti riguardo alla cultura della creatività all’interno dell’organizzazione. Le risposte possono rivelare aree problematiche che necessitano attenzione.
  • L’implementazione di strumenti volti a rilevare il sentiment post progetti, post raggiungimento di target, post riunioni.
  • L’investimento in formazione su soft skills: Offrire corsi di formazione che enfatizzino l’importanza della creatività e delle soft skills, aiutando i dipendenti a riconoscere le proprie limitazioni e a sviluppare strategie per superarle.

Conclusione

In buona sostanza la creatività emerge come elemento cruciale per lo sviluppo del talento all’interno delle organizzazioni moderne. Essa non solo stimola l’innovazione e l’adattamento alle sfide del mercato, ma è anche essenziale per il potenziamento delle soft skills, sempre più richieste nel contesto lavorativo attuale. La nuova centralità di queste competenze costituisce cambiamento rilevante nei contesti aziendali; ogni cambiamento è sempre accompagnato da forme, anche involontarie, di ostilità. Imparare a riconoscere e comprendere le barriere interne che limitano il pensiero creativo è aspetto cruciale per le aziende, che vogliono dare vita ad ambienti in grado di valorizzare la collaborazione e l’interazione nei team e di promuovere una cultura aziendale orientata all’innovazione e alla sostenibilità.

 

[1] Porter D., Tennant N. (2021), Creativity in Talent Development, ASTD DBA the Association for Talent Development (ATD)

[2] La tecnica dei sei cappelli, ideata da Edward de Bono, è uno strumento di pensiero creativo che facilita il processo decisionale e la generazione di idee. Ogni “cappello” rappresenta un diverso approccio al pensiero, permettendo ai partecipanti di esplorare un problema da diverse prospettive. Ecco una panoramica dei sei cappelli e del loro utilizzo:

  • Cappello Bianco: Rappresenta i fatti e le informazioni. I partecipanti si concentrano su dati oggettivi e analisi delle informazioni disponibili, evitando opinioni personali.
  • Cappello Rosso: Si occupa delle emozioni e delle intuizioni. Qui, i partecipanti possono esprimere liberamente i loro sentimenti e reazioni riguardo al problema, senza necessità di giustificazioni logiche.
  • Cappello Nero: Focalizzato sulle critiche e sui rischi. Questo cappello invita a identificare potenziali problemi e svantaggi delle idee proposte, aiutando a prevenire errori.
  • Cappello Giallo: Si concentra sugli aspetti positivi e sui benefici. I partecipanti esplorano le opportunità e i vantaggi delle idee, promuovendo un approccio ottimista.
  • Cappello Verde: Rappresenta la creatività e l’innovazione. Questo cappello incoraggia la generazione di nuove idee, soluzioni alternative e approcci non convenzionali.
  • Cappello Blu: Si occupa del processo di pensiero stesso. Questo cappello guida la discussione, definendo gli obiettivi e assicurandosi che il gruppo segua un percorso produttivo.

 

 

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