Rendita. Si, ma quale scegliere? La tipica prestazione finale di una forma di previdenza complementare è la conversione in rendita del capitale maturato durante la fase di accumulo e di gestione finanziaria. Le possibilità sono varie e producono risultati differenti.

Quando si accede al requisito pensionistico si apre la possibilità di ricevere le prestazioni finali del piano di previdenza complementare scelto per integrare il trattamento pubblico di quiescenza. La previdenza complementare nasce per produrre quella rendita che teoricamente dovrebbe andare a compensare il gap tra l’ultimo stipendio e il primo assegno di pensione pubblica. Diventa fondamentale capire quale tipologia di … Read More

Il regime fiscale della previdenza complementare Fondi pensioni e polizze con finalità previdenziali presentano un variegato regime fiscale differenziato in funzione delle diverse fasi di vita della forma di previdenza complementare. A partire dal gennaio 2007 la tassazione è vantaggiosa. Il quadro si complica in virtù dei diversi regimi fiscali previsti ante 2007 e dell’applicazione del “pro-rata fiscale”

Le forme di previdenza complementare esistenti in Italia sono tassate sulla base di un sistema di imposizione fiscale identificato con l’acronimo E.T.T. Significa che rispetto alla tassazione sono Esenti i contributi, Tassati i rendimenti e Tassate le prestazioni. L’imposizione fiscale si applica pertanto in modo differenziato nelle tre distinte fasi che caratterizzano la vita della previdenza complementare, ossia l’adesione, l’accumulo … Read More

Come le reti vendono la previdenza complementare Una panoramica sugli spunti commerciali che le direzioni delle reti dei venditori approntano per incentivare la collocabilità delle forme di previdenza complementare alla clientela

Banche e assicurazioni possono contare, sulla base dei propri modelli distributivi, di ampie reti di collocatori di prodotti previdenziali. Si tratta di varie figure professionali in forza come dipendenti o come consulenti a partita Iva. Le direzioni commerciali sono solite mettere a disposizione delle proprie reti materiale di rapida consultazione che permetta loro di cogliere le tipologie di prodotto, le … Read More

Le sorti del TFR in caso di silenzio-assenso C'è un ordine definito dal legislatore sulla destinazione del TFR alla previdenza complementare in caso di silenzio-assenso del lavoratore.

Nel caso in cui il lavoratore non espliciti entro i 6 mesi successivi all’assunzione la scelta di mantenere il TFR in azienda, il legislatore attribuisce rilevanza al suo silenzio nel senso di scelta di aderire alla previdenza complementare. In questo caso il TFR (si definisce “maturando” poiché si tratta di quella parte che inizierà a maturare da quel momento in … Read More